A cosa servono il gas argon nei vetri e la canalina termica?
Ti rendi conto di quanto sia complessa una finestra solo quando la devi cambiare. Devi scegliere tra finestre scorrevoli in PVC in apparenza identiche, prodotte però da marchi diversi e con prezzi diversi. In questi casi, la prima cosa da fare è guardare le specifiche tecniche e decifrarle. Spesso sono quelle poche parole a decidere la bontà dell’isolamento termico di casa tua.
In questo articolo, ti vogliamo spiegare tre punti sui quali c’è una gran confusione: a cosa serve il gas Argon; cos’è una canalina termica; cosa significa “vetro stratificato”. I non addetti ai lavori faticano a vedere la differenza tra finestre che hanno queste specifiche e finestre che non le hanno. Eppure, sono tutte e tre fondamentali per una casa con un buon comfort termico e isolata acusticamente.
Sommario:
A cosa servono il gas argon nei vetri e la canalina termica?
A cosa serve il gas Argon nei vetri?
- Come riconoscere un vetro con gas Argon
- Quanto dura il gas Argon nelle finestre?
- Meglio il gas Argon o il gas Kripton?
Cos’è la canalina e a cosa serve
- La soluzione: la canalina termica per finestre
- Qual è il valore di dispersione di una canalina termica
Cosa significa “vetro stratificato” e come si ottiene
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A cosa serve il gas Argon nei vetri?
I vetrocamera sono ormai uno standard: i vecchi vetri con una sola lastra sono caduti in disuso da anni. Ciononostante, le differenze tra i tipi di vetri per finestre vanno oltre il numero di lastre che possono avere. Una di queste è il contenuto dell’intercapedine tra di esse: aria o un gas nobile? Le finestre economiche propendono per la prima, mentre i migliori infissi in PVC o legno alluminio usano i gas.
Usare i gas nobili al posto dell’aria migliora le prestazioni degli infissi. In particolare, il gas Argon nei vetri riduce l’indice di trasmittanza termica e quindi la dispersione di calore. Questo perché, a parità di temperatura, l’Argon è un conduttore peggiore rispetto all’aria. Riempiendo un’intercapedine di 16 mm di gas invece che aria, il livello di isolamento del vetro migliora di circa il 23%.
Inserire il gas Argon nei vetri ha un costo maggiore che inserire semplice aria: le finestre di questo tipo costano di più. A fronte di un prezzo un poco più alto, però, puoi ottenere un isolamento termico di gran lunga migliore. Ti basteranno poche bollette per recuperare la spesa, specie se vivi in una casa grande e con tante finestre.
– Come riconoscere un vetro con gas Argon
A colpo d’occhio, un gas nobile è identico alla semplice aria, anche se costa molto di più. A causa di questo, alcuni produttori poco onesti spacciano vetrocamera con aria per vetrocamera con gas Argon. Come puoi difenderti? Come riconoscere un vetro con gas Argon, se non sei un tecnico?
Purtroppo abbiamo una brutta notizia: non esiste un modo per distinguere l’Argon dall’aria a colpo d’occhio. Su internet si legge che basta accendere un accendino e guardare il colore della fiamma. In realtà, il metodo serve per individuare il trattamento basso emissivo. Per riconoscere il gas Argon bisogna usare strumenti specifici ed è per questo che dovresti rivolgerti solo a produttori affidabili. Spesso la scelta più economica nell’immediato non è quella che paga sul lungo periodo.
Mettiamo che tu abbia già installato gli infissi e voglia verificare se c’è gas Argon nei vetri. Prima di tutto, leggi la descrizione del vetro: deve riportare la sigla AR. Se la sigla c’è ma sei comunque in dubbio, ti serve un’analisi termografica delle vetrate. Devi rivolgerti a un operatore certificato di 2° livello, che userà un macchinario per stabilire quanto calore trasferiscono i vetri. Se i risultati non corrispondono a quanto affermato dal produttore, allora sei stato truffato.
– Quanto dura il gas Argon nelle finestre?
Gira voce che il gas nei vetri si disperda nel giro di pochi anni, rendendo l’investimento di fatto inutile. Può darsi che sia vero per le finestre di vecchia generazione o molto economiche. Se scegli i migliori infissi in PVC non hai nulla di cui preoccuparti: il gas nobile vivrà quanto le tue finestre.
I vetri realizzati nel rispetto delle normative europee devono essere sigillati alla perfezione, in modo da rilasciare massimo l’1% di gas all’anno. Ciò significa che un vetro a norma, anche se non eccellente, può arrivare a 20 anni con l’80% del gas. La risposta alla domanda “quanto dura il gas Argon nelle finestre?”, quindi, è di fatto “per sempre” o quasi.
Considera che dei buoni infissi scorrevoli in PVC durano circa 30 anni, mantenendo intatte tutte le loro caratteristiche tecniche. Dopo 30 anni, dei buoni vetrocamera dovrebbero contenere il 60%-70% di Argon. Il tutto dando per scontato che tu ti sia rivolto a produttori seri e affidabili come COS.FER., naturalmente.
– Meglio il gas Argon o il gas Kripton?
Il gas Argon nei vetri serve a migliorare il loro livello di isolamento. Un’alternativa è il gas Kripton, altro gas nobile con proprietà simili.
Il Kripton ha un indice di trasmittanza termica inferiore rispetto all’Argon, ma è anche più raro e più costoso. Inserire il Kripton al posto dell’Argon può perfino raddoppiare il costo dei vetri. Non sempre il costo maggiore è proporzionato ai benefici, però.
Le intercapedini dei vetrocamera vanno dai 6 mm fino ai 22 mm, a seconda dei tipi di vetri per finestre. Più gli strati sono distanti tra loro, più il vetro è spesso, migliore è il livello di isolamento termico.
In una finestra con intercapedine di 9-12 mm, il Kripton è effettivamente più efficace dell’Argon. Sopra i 14 mm, invece, il Kripton è di fatto equivalente all’Argon. Considera che le soluzioni più diffuse sul mercato prevedono intercapedini dai 15 mm in su. Questo significa che spendere l’80% in più per usare il Kripton al posto dell’Argon è quasi sempre inutile.
Cos’è la canalina e a cosa serve
Infissi scorrevoli, infissi a battente e porte finestre sono tutti dotati di doppi o tripli vetri, al giorno d’oggi. La canalina, detta anche distanziatore, è l’elemento che tiene separate le lastre che costituiscono il vetrocamera. Segue tutto il perimetro del vetro; per vederla ti basta cercare lo spazio vuoto dentro il vetro.
I tipi di vetri per finestre più vecchi ed economici sono dotati di una canalina in alluminio, riconoscibile grazie alla finitura lucida. Sotto la canalina ci sono tanti granelli di sale disidratante, di solito inseriti all’interno dell’intercalare. I sali assorbono l’umidità intrappolata tra i vetri, in modo da impedire la formazione di condensa all’interno del vetrocamera. In questo modo la finestra rimane asciutta e ci sono meno probabilità che i vetri si appannino. Purtroppo, le canaline classiche hanno due problemi:
- nel corso degli anni, i sali si saturano e perdono buona parte dell’efficacia;
- l’alluminio ha un alto livello di trasmittanza termica, per cui si riscalda e si raffredda in pochissimo tempo.
La canalina classica diventa quello che in gergo si definisce un ponte termico, ovvero un punto che facilita il contatto tra interno ed esterno. Questo riduce il grado di isolamento dei vetri e peggiora le performance anche dei migliori infissi in PVC o in legno alluminio. Inoltre, provoca una fastidiosa condensa sui vetri, che aumenta i livelli di umidità e peggiora il comfort termico in casa.
– La soluzione: la canalina termica per finestre
Per risolvere i problemi visti sopra, COS.FER. usa una speciale canalina termica per le sue finestre. La funzione è la stessa della canalina classica: tenere separati i vetri che costituiscono il vetrocamera. Al contrario di quelle usate per il 66% e passa degli infissi sul mercato, però, questa canalina è realizzata con un materiale isolante.
La canalina Warm Edge di COS.FER. è realizzata in polipropilene, una sostanza con un basso coefficiente di trasmittanza termica. Questo la rende molto più isolante rispetto alle canaline tradizionali in alluminio e migliora le prestazioni dell’intero infisso. Montata lungo il perimetro del vetro, infatti, elimina i ponti termici e riduce la dispersione termica lungo i margini della finestra.
Dal momento che non c’è più un contatto diretto tra interno ed esterno, si riduce anche l’escursione termica tra i diversi strati del vetro. Senza escursione termica non si forma condensa né sulla superficie esterna del vetrocamera né al suo interno.
La canalina termica Warm Edge è indicata per tutte le finestre in legno alluminio e per quelle in PVC. Sul lungo periodo, ti permette di:
- migliorare l’isolamento termico della stanza;
- ridurre l’umidità nell’aria;
- salvaguardare il comfort di casa tua;
- ridurre la formazione di muffa intorno agli infissi;
- allungare la vita di infissi scorrevoli e a battente.
– Qual è il valore di dispersione di una canalina termica
Il PSI è il valore che indica la dispersione lineare delle canaline. Più il valore è basso, minore è la dispersione termica e meglio è per te e per le tue bollette. Le classiche canaline in alluminio hanno un PSI di 0.11 circa. Quelle il polipropilene si aggirano attorno allo 0.04, pressapoco un terzo rispetto all’alluminio.
I numeri riportati sopra possono sembrare piccoli, ma nei fatti fanno una grande differenza. Con una canalina in alluminio, la temperatura del bordo del vetro può scendere sotto i 12°C. Con la canalina Warm Edge, invece, si aggira sempre attorno ai 16°C; quanto basta per evitare un’escursione termica troppo forte e la formazione di condensa.
La canalina termica per le finestre dimostra come basti poco per migliorare o peggiorare la tua qualità della vita. Il passaggio dall’alluminio al polipropilene aumenta il grado di isolamento termico perfino del 10%. Un piccolo numero, che però negli anni si traduce in centinaia di euro risparmiati sulla bolletta.
Cosa significa “vetro stratificato” e come si ottiene
L’ultima voce che esploriamo è “vetro stratificato”: cosa significa? Si tratta di un tipo di vetro usato anche per i finestrini delle automobili, essendo più sicuro del vetro normale.
Il vetro stratificato base si ottiene con due strati di vetro e un intercalare plastico. Quando il vetro si rompe, i pezzi rimangono attaccati alla plastica invece che spargersi in giro. Ecco perché i parabrezza rotti hanno il segno della botta circondato da una ragnatela di crepe. Se i vetri delle auto si rompessero come i bicchieri, le persone dentro l’abitacolo rischierebbero di tagliarsi e gli incidenti stradali avrebbero molti più feriti.
Tra i diversi tipi di vetri per finestre, ci sono anche quelli realizzati col vetro stratificato. Le finestre di questo tipo sono più sicure di quelle realizzate con la tecnologia classica, per i motivi di cui sopra. In più, sono anche più robuste e a prova di ladro. Gli infissi scorrevoli anti-effrazione sono dotati di vetri di sicurezza per finestre con 2-4 strati di plastica. Più strati ci sono, maggiore è il livello di sicurezza.
L’unico possibile difetto del vetro stratificato è il peso, che potrebbe rivelarsi un problema nel caso di finestre scorrevoli in PVC molto grandi. A parità di spessore, un vetro tradizionale e un vetro stratificato hanno pressappoco lo stesso peso. Un vetro stratificato ha però uno spessore minimo di 6 mm, di più rispetto ai 4 mm standard di una lastra per vetrocamera.
– Il vetro stratificato è più isolante?
Oltre che essere più robusti, i vetri di sicurezza per le finestre sono anche più isolanti. In combinazione con il gas Argon nei vetri e con la canalina termica, ti permettono di ottenere un isolamento termico e soprattutto acustico di altissimo livello. Il merito è del materiale plastico usato per realizzare il vetro.
Le onde sonore si diffondono dalla strada fino all’interno di una stanza grazie alle vibrazioni nell’aria. Più un vetro vibra sulla spinta delle onde, meglio trasmette i suoni; meno vibra, più è isolante. I vetrocamera sono più isolanti rispetto ai vetri monolastra, perché la lastra esterna e l’aria assorbono parte delle vibrazioni. Il gas Argon nei vetri smorza ulteriormente i suoni. La plastica al centro dei due strati di una lastra di vetro stratificato attenua ancora di più il propagarsi delle onde.
I vetri di sicurezza per finestre sono una soluzione ottimale per case indipendenti e situate in grandi città. Da una parte riducono il rischio di effrazioni, grazie alla loro robustezza. Dall’altra, ti regalano ore di delizioso silenzio anche nelle giornate più trafficate e confusionarie.
– Come riconoscere un vetro stratificato
Visto di taglio, un vetro stratificato ha due strati con la linea dell’intercalare plastico in mezzo. Una volta montato, però è identico a un vetro normale. L’unico modo empirico per riconoscere un vetro di sicurezza per finestre è romperlo, il che è sconsigliato per ovvi motivi.
Se vuoi accertarti di quali sono i tipi di vetri per finestre montati a casa tua, cerca la documentazione rilasciata al momento della posa in opera dei serramenti. Nelle misure del vetro troverai tre numeri separati da una barra obliqua, che indicano:
- vetro esterno;
- canalina;
- vetro interno.
Se hai finestre con tripli vetri, ci saranno anche le misure della seconda canalina e del terzo vetro.
Esempio: 4/20/4 significa che il primo vetro misura 4 mm, la canalina 20 mm e il secondo vetro 4 mm.
Se il vetro interno è stratificato, troverai la misura del primo strato, il segno più e la misura del secondo strato.
Esempio: 3+3/20/4 significa che la prima lastra è stratificata.
In alternativa, puoi trovare anche le misure dei due strati di vetro tutti attaccati. Ad esempio, avrai 33/20/4 invece di 3+3/20/4.
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Una volta capito come decifrare le specifiche tecniche dei diversi tipi di vetri per finestre, non ti resta che comprare!
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