30 Set 2021 - Aggiornato il: 21 Ottobre 2021

Fattore medio di luce diurna: quali finestre scelgo?

Ognuno di noi nel proprio contesto abitativo mira a ottenere il massimo grado di confort possibile. Sono svariati gli aspetti da tenere in considerazione per raggiungere un simile obiettivo. Quando si parla di confort all’interno delle pareti domestiche, ci si riferisce innanzitutto alla possibilità di creare un microclima idoneo in ogni stagione dell’anno, a partire dall’estate fino ai mesi più freddi.

Ma il concetto di confort abitativo si estende anche a un corretto isolamento acustico degli ambienti, così da abbattere ogni possibile rumore molesto proveniente dall’esterno. In ultimo, per godere appieno del proprio contesto domestico, è necessario assicurare a esso un buon comfort a livello di illuminazione.

Occorre cioè garantire un apporto adeguato di luce naturale (calcolando il fattore medio di luce diurna) e la coibentazione dell’immobile grazie ad appositi infissi a taglio termico, ideali per evitare eventuali dispersioni energetiche.

 

Sommario:

Fattore medio di luce diurna: quali finestre scelgo?

 

Che cos’è il fattore medio di luce diurna

Il fattore medio di luce diurna (FLDm) è un parametro che serve a definire le condizioni adeguate di illuminazione di un ambiente, costanti e in linea con la sua destinazione d’uso.

Infatti, questo valore consente di definire la quantità di luce naturale all’interno di una stanza, indipendentemente dalla stagione e dall’ora del giorno.

La grandezza e le modalità di calcolo sono contenute all’interno della normativa italiana per l’edilizia ospedaliera, scolastica e residenziale.

La legge principale a cui fare riferimento è il Decreto Ministeriale Sanità 5/7/1975, ma si tiene conto anche della Circolare Ministeriale Lavori Pubblici n.13011 del 22 novembre 1974 e del Decreto Ministeriale 18/12/1975.

Come calcolare il fattore medio di luce diurna

Il fattore medio di luce diurna è una grandezza adimensionale e si configura come il rapporto fra l’illuminazione rilevata in vari punti della stanza e quella misurata all’esterno.

Inoltre, si deve considerare l’ambiente come una superficie orizzontale in condizioni di cielo coperto e l’intera volta celeste senza ostruzioni di alcun tipo.

Esistono infatti diverse fonti luminose esterne che possono aumentare l’illuminamento di un locale chiuso, come la luce del sole e i riflessi multipli creati da varie superfici.

In secondo luogo, il tipo di finestre PVC o alluminio adottate influisce in maniera notevole sul risultato finale.

Si utilizzano due diverse modalità per calcolare il fattore medio di luce diurna, ma in ogni caso il paramento minimo deve essere del 2% nel caso di ambienti residenziali. I valori salgono al 3% in aule, laboratori e ambienti per la degenza e la diagnostica.

Scegliere gli infissi PVC o alluminio in relazione al FLDm

Sia il FLDm che le condizioni aero-illuminanti di un ambiente sono legati alle caratteristiche e alle dimensioni delle finestre della stanza.

Infatti, in base all’articolo 5 del Decreto Ministeriale Sanità 5/7/1975, nei locali residenziali l’ampiezza delle finestre in PVC, alluminio o legno deve essere proporzionata alle dimensioni del locale e la vetrata apribile deve corrispondere ad almeno 1/8 della superficie del pavimento.

Tuttavia, bisogna tenere a mente che il rispetto di questo rapporto da solo non garantisce necessariamente le condizioni di illuminazione confortevoli e i requisiti igienico-sanitari previsti per legge.

In relazione agli infissi scelti, che si tratti di finestre pvc o alluminio (per questi ultimi, ideali sono gli infissi taglio termico) o di finestre legno alluminio, bisogna considerare due questioni.

Innanzitutto, si deve valutare il sistema di movimentazione dell’anta in quanto la classica apertura orizzontale (grazie a infissi scorrevoli oppure a battente) garantisce una maggiore quantità di luce nelle immediate vicinanze della finestra.

Invece, una movimentazione in senso verticale consente alla luce di penetrare in profondità e in maniera più omogenea nella stanza.

In secondo luogo, è bene valutare l’efficienza energetica dei serramenti e la tipologia del vetro. Infatti, nella scheda tecnica sono riportati i dati della trasmissione luminosa che variano a seconda del vetro usato. Ad esempio, una superficie trattata presenta valori che si aggirano sullo 0,6; invece i doppi vetri chiari normali, singoli retinati o float singoli hanno parametri superiori allo 0,8.

Perché è importante illuminare la casa con luce naturale

Fattore medio di luce diurna quali finestre scelgo

Non si tratta di pura e semplice estetica. Illuminare una casa in maniera adeguata, sfruttando la luce naturale, non serve solo a valorizzare gli ambienti domestici ma si tratta di una reale necessità per il nostro stesso benessere. La luce naturale offre difatti innumerevoli benefici al nostro organismo. Si pensi al solo ruolo della vitamina D che viene in gran parte assimilata esponendosi per l’appunto alla luce naturale.

L’esposizione diretta alla luce solare contribuisce inoltre a migliorare il nostro stato umorale. Essere accolti in stanze ben illuminate ci permette prima di ogni altra cosa di sentirci a nostro agio, contribuendo a infondere in noi un senso di ordine, di positività e di pieno benessere. Non a caso, dalla letteratura scientifica emerge che vivere in ambienti immersi in luce naturale aiuta a ridurre lo stress. I raggi solari hanno infatti la capacità di attivare alcuni neurotrasmettitori, come la serotonina, che stimolano il nostro buonumore.

A questi benefici, si unisce il fatto che la luce naturale è un deterrente contro muffe e umidità che possono comportare problematiche quali allergie e malattie respiratorie. Vivere in un contesto domestico salubre grazie alla luce naturale permette in tal senso di fare la differenza. È anche per questo motivo che la legge interviene stabilendo i requisiti relativi alle dimensioni delle finestre e porte finestre in rapporto a quelle della casa. Di mezzo c’è la salute, tanto fisica quanto psicologica.

Gli infissi a taglio termico

Nella maggior parte dei casi si opta per infissi in alluminio a taglio termico ma bisogna tenere in considerazione alcuni fattori al momento dell’acquisto.

Una buona quantità di luce naturale migliora il comfort visivo-termico e consente di avere risparmi energetici, però può provocare dispersioni energetiche a causa di ponti termici lungo i giunti, a fenomeni di condensa sui vetri e a un surriscaldamento estivo del locale.

Per questo motivo, il consiglio è quello di evitare infissi economici e puntare su infissi taglio termico in grado di assicurare, appunto, la coibentazione termica e acustica dell’immobile.

In genere si adottano infissi in PVC o alluminio dalle alte prestazioni, ma è possibile optare anche per le finestre legno alluminio in quanto uniscono i vantaggi di entrambi i materiali, a un costo superiore.

Per favorire l’utilizzo di luce naturale rispetto a quella artificiale, alcuni Regolamenti edilizi comunali attribuiscono crediti se il FLDm è maggiore dei parametri minimi per almeno il 75% degli ambienti. In questo modo si usufruisce di ulteriori agevolazioni fiscali (oltre alla detrazione IRPEF delle spese sostenute per migliorare l’efficienza energetica dell’immobile) che consentono di ridurre i costi per l’adozione di infissi taglio termico.

Come vengono realizzati

Oggi come oggi, gli infissi a taglio termico sono tra i migliori prodotti disponibili nel mercato per favorire il confort all’interno di un’abitazione. Ma come sono realizzati in concreto?

Gli infissi a taglio termico si contraddistinguono per la presenza di un materiale isolante a bassa conducibilità termica che viene inserito nel corpo centrale, in modo tale da far sì che le due cover del serramento (quella interna e quella esterna) risultino separate e non si produca conducibilità termica tra di esse.

Il corpo centrale di questa tipologia di infissi può essere costituito da diversi materiali. La scelta di un materiale rispetto all’altro influisce in maniera importante sulle prestazioni del serramento, accrescendo o diminuendo l’indice di trasmittanza termica.

A tale proposito, ricordiamo che da un punto di vista strettamente tecnico, un indice di trasmittanza termica minore equivale a un serramento con un grado prestazionale migliore. Si tratta di un aspetto da tenere in mente nel momento in cui ci si accinge ad acquistare i propri serramenti ex novo o per eventuali ristrutturazioni di casa.

In genere, negli infissi che si caratterizzano per prestazioni più elevate il corpo centrale è costituito da poliammide, materiale sintetico noto per le sue molteplici proprietà. Nelle finestre e portefinestre più economiche, invece, il corpo centrale è solitamente composto da polistirolo.

La nascita del taglio termico si deve alla necessità di trovare una soluzione per i limiti presenti nei serramenti tradizionali detti anche “a taglio freddo”, caratterizzati da un’elevata conducibilità termica e, per questo motivo, da prestazioni termoisolanti basse rispetto agli infissi moderni che adottano la nuova tecnologia.

Vantaggi e svantaggi del taglio termico

Cercando di fare una sintesi dei principali vantaggi riscontrabili installando dei serramenti a taglio termico, possiamo sostenere che grazie all’adozione di questa tipologia di prodotti in un contesto domestico si riesce a ottenere:

  • un maggiore grado di isolamento termico;
  • un livello più elevato di isolamento acustico;
  • un evidente risparmio energetico;
  • un maggiore confort abitativo;
  • un minor impatto sull’ambiente, in virtù dell’efficientamento energetico garantito.

L’unico neo che riguarda i serramenti a taglio termico è rintracciabile nel prezzo iniziale che è superiore rispetto ai classici serramenti a taglio freddo. C’è tuttavia da dire che l’investimento viene ripagato nel giro di breve tempo, in considerazione del risparmio ottenibile sotto il profilo energetico.

Vale poi la pena rammentare che gli infissi a taglio termico permettono di beneficiare delle detrazioni fiscali generalmente previste per l’installazione di prodotti in grado di migliorare la classe energetica di una abitazione.

Quali tipi di serramenti possono essere a taglio termico

Ma quali sono all’atto pratico gli infissi dotati di taglio termico? In genere, la tecnologia del taglio termico è associata alle finestre e alle porte finestre in alluminio perché nata per l’appunto per ottimizzare le prestazioni termiche dei serramenti realizzati con questo metallo. A differenza di altri materiali, come il PVC e il legno, l’alluminio, pur avendo importanti proprietà, non è capace di assicurare un livello di isolamento termico elevato. Ciò si deve al fatto che, in origine, si tratta di un materiale ad alta conducibilità termica.

Questo limite è stato per l’appunto oltrepassato grazie alla creazione del taglio termico. Attualmente questa tecnologia, unita alle caratteristiche innate dell’alluminio, consente di ottenere serramenti resistenti, durevoli nel tempo e per di più capaci di garantire il massimo confort abitativo sotto tutti i fronti: dal microclima perfetto alla luminosità.

Il taglio termico può essere comunque abbinato anche ad altri materiali, come il legno, che rappresenta già di per sé un eccellente isolante. Ideale sotto il profilo del confort domestico risulta inoltre la combinazione legno alluminio e alluminio legno, due soluzioni che uniscono tutti i vantaggi offerti da un materiale resistente come l’alluminio alla bellezza senza tempo del legno. La migliore efficienza che si fonde all’estetica.

Su un materiale come il PVC, invece, il taglio termico non è necessario. Il motivo è semplice: il PVC è un ottimo isolante e garantisce già in partenza elevate prestazioni in termini di confort abitativo. Essendo anche meno costoso, viene spesso prescelto come materiale per i serramenti domestici in numerosi contesti.

COS.FER: serramenti Milano e provincia

In genere, per le proprie abitazioni si adottano infissi in PVC o in alluminio perché garantiscono prestazioni più elevate e sul mercato sono presenti tante proposte diverse. Ma altrettanto validi sono i serramenti in legno alluminio e in alluminio legno, frutto delle migliori tecnologie del momento. Le opzioni disponibili sono così ricche e adatte a ogni tipologia di esigenza abitativa che c’è solo l’imbarazzo della scelta, insomma.

Al momento dell’acquisto dei serramenti che saranno installati in casa, è tuttavia fondamentale optare per un’azienda fornitrice con una grande esperienza nel settore. Una realtà che possa insomma assicurare l’affidabilità, la qualità e la sicurezza dei prodotti proposti, anche sotto il profilo della loro posa in opera.

COS.FER. è tra le più valide aziende di serramenti a Milano e provincia, specializzata nella realizzazione e commercializzazione di infissi PVC o alluminio, finestre in legno alluminio e in alluminio legno, oltre che porte finestre di livello superiore e in grado di soddisfare tutte le necessità.

Se per il tuo confort abitativo, vuoi poter contare su infissi di ultima generazione, frutto del miglior Made in Italy, puoi affidarti alla nostra esperienza pluriennale.

Per maggiori informazioni o per un preventivo senza impegno, contattaci in qualsiasi momento. Siamo a tua completa disposizione per aiutarti a selezionare i prodotti più adatti alla tua casa. Non te ne pentirai.



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